La giunta militare al potere nel Myanmar starebbe incentivando la popolazione delle aree rurali a intraprendere la coltivazione del papavero da oppio. É la denuncia giunta oggi da parte di alcuni gruppi armati attivi nelle zone settentrionali del Paese.
La denuncia viene da alcuni gruppi armati attivi nel nord del Paese
Na notizia è stata comunicata all'agenzia birmana in esilio “Mizzima” da Ailong Khammwe, leader del Lahu Democratic Front (Ldf). Secondo Khammwe, “non solo l'esercito è sempre più coinvolto nella produzione e nel traffico illegale di oppio, ma sta incentivando la popolazione alla sua coltivazione”. Le zone in questione sarebbero le provincie di Mongsart e Mongtong, a est dello Stato di Shan. Non ci sono però conferme da parte di organi indipendenti. La coltivazione dell'oppio nell'ex Birmania risulta in netta crescita negli ultimi tre anni, mentre nel 2005 un gruppo armato dello Stato di Shan, United Wa State Army, ne aveva vietato la coltivazione. Una decisione che ha però incentivato il mercato clandestino, anche a causa della povertà molto diffusa tra la poplazione. I civili dello stato di Shan, spinti dai guadagni relativamente semplici starebbero convertendo le coltivazioni tradizionali in campi di oppio, a quanto pare anche col sostegno dell'esercito.